Paolo Orsi e l’Isola Bizantina di Calabria
L’archeologia in Calabria
Paolo Orsi nei primi anni del 1900, allorché viene inviato dal Governo in Calabria ed in Sicilia come direttore del ministero dell’archeologia, scopre il totale coinvolgimento architettonico e culturale della Calabria con il mondo bizantino.
Paolo Orsi una figura di archeologo che si occupa di preistoria, di Magna Grecia arriva alla fine dell’800 a Punta Stilo per proseguire della lavori di costruzione del faro posizionato a Monasterace Marina.
A Monasterace Marina scopre una città importantissima, l’antica Kaulonia, città che i suoi predecessori indicavano nella già Castelvetere. Paolo Orsi si rende conto che assieme a Stilo e tutta la vallata c’è un territorio che respira ancora essenza Bizantina e quindi dedica gran parte del suo tempo al territorio.
Paolo Orsi e l’Isola Bizantina di Calabria
La Cattolica di Stilo, il monastero di Bivongi sono edifici che hanno riavuto splendore e riconsiderazione grazie a Paolo Orsi. Molti aspetti Bizantini altri archeologi, studiosi e viaggiatori avevano evidenziato in maniera molto marginale la presenza di reperti di cultura bizantina. Paolo Orsi, soggetto molto critico ha saputo rileggere fonti orali e facendo parlare i momenti attraverso le pietre attraverso i mattoni. Lui studia gli edifici in maniera molto molto analitica collocando nel tempo la cultura e l’ambiente. Ecco che nasce la coscienza in Italia tutta che c’è una parte della penisola che guarda ad Oriente, l’isola bizantina dello Stilaro.